Agrigento 2019: Capitale europea della cultura

Proposta per una candidatura vincente.

L’Unione Europea non è esclusivamente un apparato burocratico sovranazionale. E’ anche un’Istituzione che valorizza le realtà locali con opportuni programmi e cospiqui finanziamenti. Tra questi programmi la designazione della Capitale europea della cultura contribuisce a valorizzare la ricchezza, la diversità e le caratteristiche comuni delle culture europee e permette una migliore conoscenza reciproca fra i cittadini dell’Unione europea.

Proporre la città di Agrigento del 2008 è forse un azzardo, un pensiero utopico, una fantasia. Conosco bene, però, Agrigento e gli agrigentini, vizi e difetti, ma anche il genio e l’inventiva. Immagino, oggi, la Agrigento del 2012, dopo anni di programmazione e intenso lavoro, capace di competere con le altre città europee per il titolo di Capitale europea della cultura. Sappiamo bene che non ci manca nulla: sole, mare, natura, patrimonio archeologico e paesaggistico, ospitalità; è necessario però cominciare a investire concretamente nel nostro futuro, con iniziative che neanche le invidie più forti possono fermare, perchè a vantaggio di tutti e contro ogni interesse personale.

Il decennio che comincia può, anzi deve, essere cruciale per il nostro sviluppo e per l’economia. Amministrazioni appena elette, forti del consenso della popolazione, con un intero quinquennio di lavoro da programmare devono, concretamente, rimuovere gli ostacoli che impediscano la realizzazione di questa grandiosa opportunità.

La proposta della candidatura di Agrigento come Capitale euopea della cultura per il 2019, parte oggi da un gruppo di giovani che amano la propria terra. Lanciata all’inizio dell’estate perchè, in questo periodo di riposo, ognuno possa pensare al contributo attivo da offrire per la realizzazione di questa impresa. Parlarne tra gli amici, scambiare idee in spiaggia, creare passeggiando. Un laboratorio cittadino in fermento affinchè si possa partire, a settembre, con idee concrete, coinvolgendo istituzioni, università, imprenditori, commercianti, artigiani, studenti, uomini e donne che possano dare un contributo fruttuoso. Nessuno escluso!

Giovanni Nocera

Per approfondire:
Capitale europea della cultura
Parlamento Europeo
Unione Europea 1 e 2
Wikipedia
Centro del Mediterraneo

Ricevi aggiornamenti GRATIS!!!

Lascia il tuo indirizzo email per sapere quando saranno pubblicati nuovi articoli.

I agree to have my personal information transfered to MailChimp ( more information )

Il tuo indirizzo email è al sicuro, non sarà ceduto a terzi per nessuna ragione

Giovanni Nocera
Sono Giovanni: marito di Chiara e padre di tre splendidi bimbi. Siciliano a Roma. Mi sono ritagliato questo spazio diversi anni fa e nel tempo questo sito è stato lo specchio delle mie attività. Sono appassionato della più alta forma di carità, secondo la definizione della Politica di Paolo VI. Mi impegno per i miei concittadini del Municipio 5 di Roma Capitale. Un occhio ad innovazione, lobbying ed internet marketig, soprattutto se riescono a funzionare insieme!

12 Comments

  1. Bene….
    Se vogliamo candidare Agrigento, dobbiamo farlo il prima possibile. So di altre città, per ora molto più avanti di noi, che stanno vagliando la loro candidadura (vedi Venezia, Bolzano, Parma e Ravenna).
    Adesso arriviamo al momento delle proposte.
    In questo preciso momento non mi trovo ad Agrigento per motivi di studio e, camminando per la strada pensavo a qualcosa che potesse aiutare Agrigento e gli Agrigentini.
    Stavo pensando che dopo i lavori effettuati alla stazione ferroviaria, mancano molti parcheggi…e se qualcuno dovesse partire?Come si fa? Ecco allora la mia (utopica) proposta: che ne pensate di fare un parcheggio pluripiano al posto di quel palazzo disastrato, accanto la Banca d’Italia, con ristorante annesso. La mia idea prevede la costruzione di un parcheggio simile a quello già esistente vicino al Comune, con il suo piano più alto al livello della strada, così la terrazza potrebbe accogliere una villetta così come è il parcheggio già esistente.
    In questo modo, secondo il mio modesto parere, si otterrebbero una serie di vantaggi:
    1)Centinaia di posti auto in centro e vicino la stazione, il viale e via Atenea;
    2)Villetta in più ad Agrigento con panorama inviabile;
    3)Conversione di uno stabile inutele in un altro con molta più utilita.

    Lascio da parte eventuali inconvenienti perchè non mi sono venuti in mente,non per malizia o altro.
    Tutte le mie proposte sono fatte in primo luogo per rendere Agrigento più vivibile e meglio fruibile, in secondo luogo per preparala al 2019.

  2. Non ho pregiudizi riguardo nessun progetto e se ritengo valida un’iniziativa, anche se l’idea non mi appartiene, mi sono anche schierato in favore del progetto, non temendo di farmi inimicizie (es: Golf Resort).
    Polemico? Forse lo sono diventato a causa della stanchezza e degli atteggiamenti di taluni (non certo Suoi o dell’amico Giovanni), che ben altri interessi hanno nel perorare le cause.
    E poi, chi non ha difetti?
    Se fossi perfetto, non sarei io…
    Una virtuale stretta di mano e speriamo che i sigg. politici aprano bene le orecchie, trasformando in fatti quelle che ad oggi sono idee.
    Cordialmente, Gian

  3. Bene!Sono davvero felice.
    Adesso che siamo almeno in tre a pensare che possa essere uno stimolo, allora lavoriamo in questa direzione, cioè fare di Agrigento la capitale Europea della Cultura. Il resto verrà da se…Vedremo tutti insieme se un inceneritore, un rigassificatore, una discarica e chi più ne ha più ne metta, ben si addicono alla futura Capitale Europea della Cultura, e agiremo di conseguenza, in un senso o nell’altro.

    P.S. Non sono distratto. “Almeno in questa sede” detto tra parentesi vuol dire limitatamente a questo post. Non ho mai voluto insinuare che Lei non abbia mai lottato per una differenziata o per il riciclaggio in altre sedi.
    C’è qualcosa di strano nella sua foga di trovare sempre e comunque una falla nei discorsi altrui. Piuttosto che portare avanti gli argomenti che più le stanno a cuore, sembra che preferisca cercare una scusa per polemizzare…ne sono sempre più convinto…ci pensi su.

    Cordialmente, ma soprattutto simpaticamente,
    Angelo

  4. 1)Fatto sta che le cose non stanno proprio così;
    2)fatto sta, che in questo ha ragione Lei. Non è possibile trovare collocazione migliore di quella in casa di altri;
    3)fatto sta, che Bossi ha ottenuto ciò che voleva;
    4)fatto sta, che mentre noi si parlava di riciclaggio e differenziata, forse Lei era distratto da altri problemi e ha scoperto solo adesso quanto sta accadendo.
    Risposta diretta alla domanda:
    Può essere uno stimolo!
    Cordialmente Gian J Morici

  5. 1)Fatto sta che, trattati o no, i rifiuti campani sono sfruttati in modo proficuo dalla Germania…
    2)Fatto sta che ne’ i rifiuti campani ne’ i rifiuti delle industrie del nord riescono a trovare migliore collocazione delle strade della campania…
    3)Fatto sta che anche se Bossi non voleva le cose sono andate in ben altro modo…
    4)Fatto sta che nonostante tutto, lei continua a porre veti e polemizzare anziche’ proporre (in questa sede) soluzioni ai problemi, come ho fatto io (vedi riciclaggio e differenziata)…
    Potremmo stare a parlare ore e ore di tutte queste vicende, senza venirne a capo..
    E sa perche’? Perche’ a lei importa studiare le parole degli altri e cercare di confutarle in qualsiasi modo, cercare una breccia nel discorso dell’interlocutore per sviarlo e introdurre le tematiche su cui e’ certamente piu’ ferrato.
    Io invece sono piu’ concreto e come vede i fatti sono andati in altro modo…Nonostante quello che si dice o si vuole…
    Detto questo vorrei porgerle una domanda:
    Lei pensa che proporre Agrigento Capitale della cultura possa essere uno stimolo per risollevarci e per “costringere” i politici e gli agrigentini a risollevare le sorti della citta’, dovendo rendere conto all’Europa intera, o pensa che niente di buono potra’ mai venir fuori da Agrigento?
    Le chiedo una risposta tanto diretta quanto lo e’ stata la mia domanda, senza se e senza ma.
    Grazie

  6. Forse non tutti sanno che…:
    1) la Germania, non ha accettato i nostri rifiuti, così per come si trovavano, ma ha chiesto che fossero prima trattati;
    2) i napoletani, non protestano perchè non vogliono i lori rifiuti, bensì perchè non vogliono i rifiuti delle industrie del nord;
    3) neppure Bossi, voleva che i rifiuti campani passassero dalla Lombardia, poichè sapeva bene cosa contenevano;
    4) differenziata e riciclaggio, sono cosa ben diversa dall’incenerimento.
    Al fine di chiarire meglio, ritengo interessante quanto riportato all’indirizzo:
    http://www.lavalledeitempli.net/ambiente/news/gli-inceneritori-di-lombardo/?searchterm=inceneritori
    Adesso, possiamo tornare a parlare di cultura.
    Argomento certamente più piacevole, ma che non esclude anche questo genere di informazioni.

  7. Mi permetto di soffermarmi solo su un aspetto della sua “inaspettata” risposta, cioè il fatto di trasformare la nostra città nella pattumiera d’Italia. Se mal non ricordo, negli ultimi tempi, a Napoli si è verificato un problema non di modeste dimensioni, riguardo i rifiuti, civili e non. E se mal non ricordo, credo che la Germania si è offerta a ricevere questi stessi rifiuti, dietro compenso…ora io mi domando: la Germania, è forse la pattumiera d’Europa? E poi, Napoli, non ha forse tutti questi problemi perchè non vuole nè inceneritori nè discariche nè termovalorizzatori o cose di questo genere?
    Allora io dico: meglio tenerci la spazzatura o meglio convertirla, grazie alla raccolta differenziata e al riciclaggio in qualcosa di ancora utile?
    Finisco ricordando che questo post riguardava la proposta di Agrigento capitale Europea della cultura e dicendo che secondo me non può che giovare, perchè stimolerebbe la classe dirigente a far bella figura e a rendere conto del proprio lavoro, non solo agli agrigentini, ma all’intera Europa.

  8. Egregio Signor Angelo,
    leggo con particolare interesse lo sfogo di un agrigentino che, “facendosi i fatti suoi”, segue in silenzio e nell’anonimato le vicende che riguardano la nostra amata città. Evidentemente, le è sfuggito come l’amico Giovanni, abbia ritenuto opportuno citare le peculiarità del nostro territorio, anche nell’illustrare questo progetto. Sorvolo sul paragone con i nostri politici, posto che non può essere nè argomento di confronto costruttivo, ne la ragione della mia risposta. Devo rammaricarmi, del disinteresse mostrato da molti agrigentini che, come lei, riguardo determinate tematiche che condizioneranno lo sviluppo di questa provincia per i prossimi decenni, non ritengono neppure di doversi meglio documentare per cercare di capire quali potrebbero essere gli scenari futuri. Riguardo l’essere propositivi, potrei dirle che abbiamo più volte suggerito alle amministrazioni alcune possibilità di sviluppo (se vuole posso darle l’elenco e dimostrare come tali proposte siano realmente state prospettate). Forse l’errore nostro, è stato quello di non avere scritto dei post in merito… Riguardo ai milioni di euro che finirebbero nelle tasche degli agrigentini, mi consenta di avere dei dubbi. Con Nocera, credo si possano condividere ben più di un’idea e mi creda, da parte mia non ci può essere invidia alcuna, ma ciò non significa che si debba accettare di trasformare questa nostra città nella pattumiera d’Italia. Mi meraviglia, e non poco, il fatto che nelle altre città d’Italia, la popolazione abbia reazioni ben diverse dalla sua. Ho l’impressione che i discorsi da conquistatori appartengano ad altri e non a noi, così come, il doversi accontentare di quello che ci viene offerto (elemosine e spazzatura), è il ritornello che ci sentiamo ripetere continuamente da chi si dice favorevole a rigassificatori, megadiscariche e inceneritori. Come vede, è in ben altra direzione che lei dovrebbe porgere i suoi solleciti e sarebbe stato sufficiente seguire meglio il dibattito per rendersene conto da solo. Se mi permette, vorrei darle un suggerimento: anzichè “farsi i fatti suoi” e restare nell’anonimato, entri nel merito delle cose con un’assunzione di responsabilità, magari propositiva, senza aspettare che siano gli altri a determinare le sorti della Sua Amata Agrigento…

  9. Gentile Signor Morici,
    dico subito che l’idea di fare di Agrigento la Capitale Europea della cultura mi piace, davvero tanto, dico questo per far capire sin da subito come la penso, senza dar possibilità alle male lingue di dire che il mio discorso può essere subdolo.

    Detto questo vorrei anche precisare che è da diverso tempo che seguo nel silenzio e nell’anonimato,”facendomi i fatti miei”, le discussioni tra Lei e il Signor Nocera per quel che riguarda il rigassificatore. Non sono mai entrato nel merito perchè riconosco di non essere abbastanza informato a questo riguardo.

    In questa sede mi preme sottolineare una serie di cose: in primo luogo adesso si sta parlando di Agrigento come capitale Europea della Cultura, e non dell’ecologia o del paesaggio o dell’impatto ambientale di quello che ancora non c’è. Per cui non vedo perchè si debba fare un processo alle intenzioni anche quando queste sono tra le più edificanti per le aspettative della Nostra terra.

    Io amo Agrigento, ma ogni volta che giro per le strade ho un senso di rabbia, e vuol sapere perchè? Perchè neanche gli Agrigentini si rendono conto delle meraviglie che li circondano e di come le trattano, e non mi riferisco solo alla splendida valle dei templi.

    A questo punto fare di Agrigento (e non di Porto Empedocle) la Capitale Europea della cultura è un discorso, perchè parliamo di Storia plurimillenaria, letteratura, architettura e quant’altro, parlare di ecologia, termovalorizzatori, rigassificatori e cose di questo tipo, nel cui merito, ripeto, non entro, è un altro discorso. Se poi lei è invidioso di non avere avuto per primo questa idea, pazienza. Se l’idea fosse venuta per primo a lei le assicuro che avrebbe avuto tutto il mio appoggio. Ma questa volta non è capitato.
    Inizi anche lei a proporre qualcosa di interessante, anziché continuare a porre veti e polemizzare. Vedrà che qualcosa di buono ad Agrigento si farà, anche con una “larga intesa” tra Lei e Giovanni Nocera.

    Lo sa perchè Agrigento versa in questa situazione? Perchè i politici di cui Lei si lamenta sono proprio come Lei, incapaci di investire e rischiare, anche se ne vale la pena.
    Ma per fortuna non siamo tutti così ad Agrigento, per fortuna ancora un po’ di sangue nobile scorre nelle vene degli Agrigentini, per fortuna l’abitudine ad essere conquistati e soggiogati da altri popoli non ha contagiato tutti. Per fortuna l’accontentarsi, capacità che ben si addice ai mediocri, non è il motto di tutti gli Agrigentini.

    Vorrei finire ricordando che gli investimenti di cui si parla altro non sono che milioni di Euro versati nelle tasche degli Agrigentini. E non penso che non gioverebbero alla nostra terra né tanto meno non ne abbiamo bisogno, non tanto per arricchirci, quanto per risollevare la Nostra terra dalle condizioni in cui versa.

    Cordiali saluti.

    P.S. Non si disturbi neanche a rispondere, il mio è solo uno sfogo, lo prenda come tale.

  10. Ho letto con attenzione il tuo post e mi sono immediatamente accorto di qualche dimenticanza. Tu scrivi: “Sappiamo bene che non ci manca nulla: sole, mare, natura, patrimonio archeologico e paesaggistico, ospitalità” dimenticando la megadiscarica, il termovalorizzatore, il rigassificatore, il pet coke che brucia la cementeria, il depuratore di S Leone che non abbiamo, il nanismo della politica che non riesce a dare un indirizzo di sviluppo. Mi fermo quì, anche se ci sarebbe da aggiungere molto altro, iniziando da discariche e cave, i cui contenuti sarebbero da verificare… Come sarà Agrigento tra 5 anni? Tale e quale adesso, se Dio ci assiste, altrimenti potrebbe essere peggio…

Comments are closed.