Il mio intervento al seminario di Todi

Due giorni davvero entusiasmanti, nei quali si è discusso del “centro”, del suo ruolo nello scenario politico attuale. Aiutati dalle relazioni di tutti i principali leader dell’UDC, della Rosa Bianca, di Libera.

Un percorso alle radici del popolarismo italiano, passando per le glorie della DC, con un’anali della transizione – probabilmente non ancora conclusa – aperta con la crisi del ‘92. Ed infine un acceso dibattito sull’identitò attuale del centro per costruire una formazione con grandi obbiettivi.

Molti gli interventi: Adornato, Cuffaro, Buttiglione, Tabacci, Pezzotta, Sanza, Santolini. Egli ospiti del PDL: Gasparri e Cicchitto, del PD: Binetti, Fassino e Rutelli, ed anche del Nuovo PSI Nencini.

Anche io ho avuto modo di dire qualcosa come coordinatore di Liberal in Sicilia. Di seguito il mio breve saluto.

Signore e Signori,
Amiche e Amici,

Ho il piacere di porgervi il saluto della costola nascente di liberal in Sicilia.
Sono felice e onorato di poter partecipare ad un evento che nella solidità dei contenuti e delle proposte, ha un merito ulteriore: trasmettere valori e strumenti di discernimento politico ai giovani.

È infatti indispensabile, per una formazione che voglia essere motore per un progetto politico nazionale, avere a cuore la continuità della classe dirigente. Una continuità che non è semplicemente continuità cronologica di presenza sulla scena politica.

È, e deve essere, una continuità di trasmissione, nella quale, cioè, le generazioni di dirigenti sappiano “allevare” le nuove generazioni. Questa trasmissione permette di tramandare valori -non solo morali, ma anche civili e istituzionali – che potremmo definire immutabili. Le nuove generazioni, forti di una storia e di una tradizione consolidata – e nel nostro caso storia e tradizione di cui poter vantarsi – , senza dover fondare nuovi sistemi valoriali di riferimento, possono trovare efficienti ed efficaci soluzioni alle nuove sfide che si prospettano all’orizzonte.
L’U

DC siciliano, col sen. Totò Cuffaro, sta già investendo sulla formazione dei giovani con ottimi risultati elettorali.

Un’ultima considerazione. Nello stato attuale è innegabile che un’anima di centro pervade la società italiana, nonostante il risultato elettorale che ha vanificato il voto di centro di tanti italiani., e nonostante il suadente appello al voto utile che ha distratto molti elettori con il cuore al centro.

Il voto al centro è stato però espresso ed ha bisogno di essere coltivato e riproposto nei contenuti di liberali e cristiani. Fedeli al voto espresso dagli elettori è quindi difficile pensare di svendere quest’anima di centro con alleanze che, puntando sul fine da raggiungere, non si curano dei mezzi per ottenerlo.

La Sicilia, che ha dato i natali a grandi popolari primo fra tutti don Sturzo, è pronta a mettere in campo le forze migliori in tutte le sue declinazioni: politiche e parlamentari, imprenditoriali, dell’associazionismo, della cultura e di tutte le realtà sociali, affinché l’anima di centro, presente nella società italiana, possa trovare una classe dirigente che ne incarni le attese e che sappia proporre gli obbiettivi e gli strumenti per il raggiungimento del bene comune. Bene comune che non può essere inteso come semplice sommatoria dei beni individuali di ciascuno, ma che consiste nel rimuovere tutti gli ostacoli che impediscono la realizzazione delle persone, maggiormente in quelle realtà imprescindibili che sono famiglia, scuola e lavoro.

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Giovanni Nocera
Sono Giovanni: marito di Chiara e padre di tre splendidi bimbi. Siciliano a Roma. Mi sono ritagliato questo spazio diversi anni fa e nel tempo questo sito è stato lo specchio delle mie attività. Sono appassionato della più alta forma di carità, secondo la definizione della Politica di Paolo VI. Mi impegno per i miei concittadini del Municipio 5 di Roma Capitale. Un occhio ad innovazione, lobbying ed internet marketig, soprattutto se riescono a funzionare insieme!