Siamo già arrivati al 25%, ancora qualche giorno ed i votanti saranno sufficienti ad eleggere un sindaco al primo turno (50%+1) e, chi avrà pazienza, potrà leggere la fantastica percentuale del 100% (qualcuno ci stà già provando, ma son solo avanguardie, il grosso deve arrivare…)
Ma i numeri sono numeri, e le proiezioni valgono poco. Sareste disposti a far votare solo 7000 cittadini alle prossime elezioni perchè “la percentuale va vista in “proiezione” ed esprime pertanto la volontà dell’intero corpo elettorale”? Non scherziamo…
Anche il richiamo alla percentuale dei votanti dell’ultimo referendum (anno 2005, saranno cambiate un po’ le cose????) è ridicolo. Si sa che per i referendum nazionali (con valore abrogativo, non consultivo) la percentuale dei votanti è minima. Sono decenni che non si raggiunge il quorum. E se dovessimo fare paragoni dovremmo prendere solo due giornate di votazioni, sabato e domenica, e non ben sei giorni, con concerto “propaganda” ad urne aperte. Alle 21 di domenica (quindi con una giornata di votazione intera in più rispetto ad un normale referendum), avevano votato complessivamente 3767 cittadini. La percentuale dei votanti scende inesorabilmente al di sotto del 10%. Chissà cosa sarebbe successo senza concerto…
Se comparazioni si devono fare, vanno fatte con dati omogenei. Al referendum per l’impianto di rigassificazione a Priolo votò il 54% della popolazione, credo che, con tutto il rispetto per i 6882 che sono andati a votare, la consultazione è stata un flop per i promotori.
C’è anche chi, andato alle urne “informato”, non ha mai sentito le ragioni del SI… e soprattutto non conosce me come impegnato per il rigassificatore, anzi mi si imputa paura delle argomentazioni… Io vi ho dipinto la situazione, lascio a voi le considerazioni.