La festa di San Calogero ad Agrigento è da sempre legata al pane.
Durante una terribile epidemia, il Santo nero percorreva la città e raccoglieva il pane, che gli Agrigentini gettavano a lui dalle finestre, per evitare di essere contagiati. Il Santo nero poi si prodigava nella cura dei più bisognosi.
Per questa ragione la perdita della tradizione del lancio del pane è per me disastrosa. Senza il ricordo di questa radice la festa più sentita della città, come evidenzia la numerosa partecipazione di cittadini e forestieri, si trasformerà, come già alcuni segnali dimostrano, in semplice fanatismo, perchè si recide la tradizione storica che lega affettivamente il Santo nero e gli agrigentini.
Giusto preoccuparsi dello spreco, soprattutto in tempo di crisi. Ma innovare non significa perdere le tradizioni. Sarebbe sufficiente impacchettare le pagnotte in confezioni monodose e così tutelare la tradizione coniugandola con le sensibilità odierne.
Un aspetto, questo, sul quale gli organizzatori non dovrebbero mancare di riflettere.