Le dimissioni del Presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, hanno aperto il periodo di transizione che porterà all’elezione del nuovo Presidente ed alle elezioni per l’Assemblea Regionale Siciliana. Per la seconda volta consecutiva, e la seconda nella storia, la legislatura si chiude anticipatamente -stavolta quasi a termine naturale,ma con un anticipo che mantiene a 90 il numero dei Deputati- ma per latina volta si comincia a parlare di elezioni sotto l’ombrellone.
La Giunta regionale, ora presieduta dal Vicepresidente della Regione siciliana Massimo Russo, nelle riunioni successive alle dimissioni del Presidente, ha affrontato il tema delle elezioni – che in base allo Statuto autonomistico dipendono da scelte del governo regionale – senza sciogliere la riserva sulla data. Raffaele Lombardo nel suo intervento all’ARS ha detto che si andrà al voto il 28 e 29 ottobre, entro cioè i 90 giorni che lo Statuto impone per la celebrazione nuove delle elezioni. Voci sempre più insistenti indicano, però, la volontà del Governo regionale di anticipare di qualche settimana, già il 7 o il 14 ottobre, per evitare ogni possibile eventualità di accorpamento con le elezioni politiche nazionali.
È chiaro quindi che metà della campagna elettorale per le elezioni politiche regionali sarà condotta in spiaggia e sotto gli ombrelloni, per arrivare preparati alla scadenza elettorale. Tutto ciò con grande diletto degli elettori che si ritroveranno i candidati in costume ad offrire granite di caffè con panna.