I continui sbarchi, agevolati dal pronto intervento umanitario delle nostre forze, sono un banco di prova dell’efficacia e della presenza delle istituzioni, a tutti i livelli, nel territorio.
Sindaci, amministratori locali e regionali, dimostrano, come sempre, di essere il volto dello Stato nel territorio: presenti e infaticabili nel provare a gestire le emergenze. Le forze armate svolgono il loro ruolo in veste umanitaria e ciò gratifica i cittadini delle spese sostenute dalla collettività.
La Regione prova a svolgere un ruolo di coordinamento e riesce, nei limiti delle competenze e delle risorse, a dimostrare la sua utilità. Anche quando media con altre regioni e con lo Stato perché l’indifferenza che subisce l’Italia dagli altri paese europei non sia l’indifferenza delle altre regioni italiane nei confronti della Sicilia.
Manca l’Unione europea, che non si preoccupa di sostenere un confine continentale esposto a fenomeni che superano le capacità del territorio stesso, ma anche dell’intera nazione.
Palma d’oro per il volontariato che instancabilmente è presente per sopperire dove burocrazia o burocrati non arrivano per tempo.