Oggi Roma è stata all’altezza di un temporale autunnale. Niente che in altri stati del Nord Europa non sia quotidiana gestione delle emergenze e del territorio. Scuole chiuse, invito delle autorità civili a limitare gli spostamenti se non indispensabili.
La città era sospesa, irreale. Traffico di agosto, ma temperature e piogge di novembre.
Le immagini di altre città colpite dal maltempo hanno influito sulla scelta di mettere in folle la città, viste le previsioni.
Il cielo è stato clemente e non si sono registrati particolari disagi.
Domani scuole chiuse a Palermo ed in altre città.
Mi domando, però, se non ci sia una sorta di panico da emergenze: la coscienza, cioè, che i nostri territori, le nostre città siano vulnerabili. La previsione di piogge abbondanti significa necessità di bloccare tutto. Una prevenzione delle ultime 24 ore che dovrebbe supplire alla prevenzione del rischio che non si fa negli altri 364 giorni dell’anno.