Mons. Montenegro sarà, a mio giudizio, il prossimo arcivescovo di Palermo: potrebbe infatti succedere al Card. Paolo Romeo, senza lasciare l’arcidiocesi di Agrigento.
In punta di diritto canonico si chiama unione delle diocesi In persona episcopi. Non vengono modificate le strutture delle diocesi, ma il vescovo è uno solo.
La soluzione temporanea consentirebbe a mons. Montenegro di non lasciare la guida della diocesi di Agrigento, periferia d’Europa, ma darebbe a Palermo il suo cardinale senza infrangere la regola, non scritta, di non concedere la berretta cardinalizia quando il titolare emerito non ha ancora compiuto ottanta anni. Per Agrigento, come già a Palermo, si provvederebbe ad un vescovo ausiliare.
Papà Francesco ha dimostrato di essere imprevedibile nelle sue scelte, questa sarebbe una soluzione, possibile dal punto di vista canonico, ma come mi ha fatto notare un amico impegnativa dal punto di vista pastorale.
In persona episcopi unite le diocesi di Palermo e Agrigento
