Lo scenario internazionale attuale mi fa pensare che dobbiamo entrare nell’ottica di essere un Paese in guerra, purtroppo. Su più fronti, l’impegno militare sembra essere irrinunciabile, soprattutto nel quadro degli impegni presi con gli altri Paesi alleati.
L’idea non è certo piacevole ed il periodo penitenziale della Quaresima, appena cominciato, ci impegnerà in continue invocazioni per la pace e la concordia tra i popoli.
Mi resta però sempre in mente il dovere della della comunità internazionale di non piegarsi all’indifferenza di fronte alle sofferenze di innocenti perpetrate da aggressori sanguinanti. Come intervenire, evitando l’uso della forza, non so.