Nella campagna elettorale del 2012 il tema del rigassificatore venne toccato raramente.
Marco Zambuto aveva proposto il referendum farlocco agli Agrigentini, che stupidi non sono e non persero tempo per una consultazione senza nessun valore che non ha sortito alcun effetto, se non garantite una vetrina a qualche personaggio. Non si avventurò in questo terreno impervio nella campagna elettorale per la sua rielezione.
Che di rigassificatore si parli nel 2015, dopo anni di stop al cantiere è una forzatura notevole e dimostra, ancora una volta e se ce ne fosse ulteriormente bisogno, che lo schieramento contrapposto alla candidatura di Lillo Firetto non ha argomenti attuali da mettere in campo. Parlo di schieramento contrapposto e non del candidato sindaco Silvio Alessi perché il timbro della sua voce risulta NON PERVENUTO, in questa campagna elettorale.
Da Roma assisto a questi attacchi, ridicoli, e decisamente fuori tempo massimo. Il rigassificatore non c’è, i lavori sono fermi. C’è, d’altra parte una stagione croceristica avviata che dimostra la campacità di Lillo Firetto di fare sistema per lo sviluppo del territorio.