Appresa la notizia delle dimissioni del primo cittadino di Agrigento, mi balenò in testa un pensiero: avere ad Agrigento il miglior amministratore in giro in quel momento nella nostra provincia, Lillo Firetto.
Mi scontravo con due problemi: era già sindaco di Porto Empedocle, ma soprattutto deputato regionale, con l’elezione a sindaco di Agrigento avrebbe dovuto rinunciare ad entrambe le cariche.
Mi convinsi, nei giorini, che non fosse impossibile e lanciai una petizione online, che fu ripresa da alcuni quotidiani regionali, e arrivò alle orecchie dell’interessato.
Il resto della storia la conoscete, dai primi annunci possibilisti, all’ufficializzazione della candidatura, fino alla vittoria di oggi.
Non voglio rubare meriti a nessuno. Senza la disponibilità incondizionata e la credibilità di Lillo Firetto non sarebbe stato possibile questo successo, così come poteva sfumare il traguardo senza l’impegno dei tanti amici che hanno faticato in questi mesi e soprattutto nel corso della campagna elettorale.
Mi piace, però pensare, che la mia visione di un anno addietro, sia oggi una splendida realtà per Agrigento. Un ultimo regalo che segna la fine del mio impegno politico ad Agrigento, ma questa è un’altra storia che vi racconterò presto.