Il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) si prepara ad una vera e propria rivoluzione, che coinvolgerà anche i fornitori degli enti del SSN. Ospedali, Aziende Sanitarie, Aziende territoriali, Istituti di Ricerca a Carattere Scientifico che erogano prestazioni sanitarie dovranno adeguarsi alle prescrizioni della legge di bilancio 2018 (l. 27 dicembre 2017, n. 205) che dispone la trasmissione, la conservazione e l’archiviazione degli ordini, in formato elettronico, di acquisto di beni e servizi della pubblica amministrazione.
La trasmissione degli ordini
Dal 1 ottobre 2019, infatti, entrerà in vigore l’obbligo per gli enti del Sistema Sanitario Nazionale di trasmettere gli ordini ai fornitori tramite il Nodo di Smistamento degli Ordini di Acquisto (NSO) gestito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Come già avvenuto per la trasmissione delle fatture elettroniche verso la PA, tramite il Sistema di Interscambio (SDI), da ottobre la fase di acquisizione dei beni si dovrà svolgere tramite NSO, che una volta ricevuto l’ordine dall’ente del SSN lo recapiterà al fornitore indicato come destinatario.
Non mi soffermo sulle varie fasi di trasmissione dell’ordine, che potrete trovare nei prossimi giorni nel sito dedicato agli approfondimenti sul Nodo Smistamento Ordini.
Implicazioni per le aziende
Qui mi preme segnalare che la necessità di utilizzare il Nodo Smistamento Ordini non significa cambiare esclusivamente modalità di trasmissione di ordini già prodotti e gestiti in altre forme, magari in cartaceo. Si tratta di pianificare, per la pubblica amministrazione e per i fornitori, l’intero processo di gestione, creazione, firma, verifica, collegamento alla fattura. Infatti alcuni dati dell’ordine trasmesso tramite NSO dovranno essere riportati nella fattura del fornitore e la PA dovrà verificarne la correttezza.
Il legislatore ha imposto l’impossibilità di liquidare fatture dei fornitori per ordini non trasmessi tramite NSO. Senza arrivare al caso estremo, la mancanza di un sistema di gestione coerente tra ricezione di ordini ed emissione fatture, può provocare errori che per le aziende sono un costo. Il ritardo nella liquidazione delle fatture, che è già oggi un argomento sensibile, potrebbe subire ulteriori ripercussioni se anche il fornitore non riesce ad avere una gestione lineare e produce documenti con errori.